Non ho mai vissuto un terremoto e non so che cosa voglia dire perdere tutto.
Perdere in un momento una o più persone, la propria casa, i propri animali, tutte le proprie cose, tutte quelle abitudini a cui si è affezionati.
Perdere la città dove si è cresciuti e di cui si è orgogliosi.
Non lo so. Non lo voglio sapere.
Davanti a questa tragedia molte cose sembrano stupide, così inutili, così superflue.
Come questo Blog con le mie mille acidità.
E quindi come molti altri bloggers volevo tacere.
Ma ci sono cose che in questi giorni mi stanno facendo indignare (non voglio dire parolacce per rispetto, ma ne avrei diverse) e non ci riesco a star zitta:
- Le catene via sms e/o via mail mi indispongono sempre ma quelle sul terremoto...(non voglio dire parolacce).
- Il minuto e venti secondi del Tg1 durante il quale si sono elencati i "favolosi" risultati di ascolto ottenuti dal medesimo tg grazie al terremoto. Perchè?
- Le domande stupide di molti giornalisti: ad esempio "E' salva! E' contenta?" "Come mai dormite in macchina?" "Quante vittime? Me lo dici dopo la pubblicità."). Ed io ho guardato pochissimi servizi e solo pochi spezzoni degli "speciali", quindi immagino ci sia stato molto altro di cui vergognarsi.
- Gli sciacalli che girano per le case derubando la vita delle persone, i truffatori che utilizzeranno la tragedia per fregare molti, gli speculatori. Che schifo.
Ma al contempo sono orgogliosa dei volontari, dei vigili del fuoco, dell'esercito, della croce rossa, di quelli che stanno donando, di quelli che non dimenticheranno nelle prossime settimane, nei prossimi mesi quando il fatto non sarà più notizia.
Scusate lo sfogo.